Un Luciano Spalletti, parecchio nervoso, quello presentatosi alle consuete interviste del post Parma-Inter. Il tecnico toscano avrebbe potuto dare risalto ad una buona prestazione dei suoi ragazzi. Gioire per una vittoria, sofferta ma merita, avrebbe dovuto trasmettere il messaggio di un’Inter finalmente fuori dalla crisi. Invece è incappato in uno scivolone, che quello di Mourinho sul ghiaccio russo é roba da ridere al confronto.

Per Spalletti si tratta della terza bordata all’Inter

A fine gara, Spalletti ha risposto, piccatamente ad una domanda inerente il rendimento di Icardi in questo ultimo periodo. Il centravanti argentino, non vive un buon momento, viene da sette partite senza segnare. Record negativo da quando veste nerazzurro. Ed in campo appare poco sereno e poco concentrato. Il mister ha cosí dichiarato: ” Visto che i direttori sono d’accordo nel discutere di questo contratto, è arrivato il momento di andare a parlare e  definirlo”.

Questa non è la prima uscita borderline del tecnico toscano, nei confronti dei propri dirigenti. In passato aveva già dato segni di indolenza, in primis quando Marotta appena arrivato, gli dimostrò vicinanza dopo l’eliminazione in Champions. Quando definí tale messaggio, una involontaria ammissione dei limiti altrui. Una carezza in un pugno, insomma.  Più di recente criticando apertamente la scelta di rendere pubblica la volontà di Perisic di lasciare l’Inter a gennaio.

Spalletti ha provato a spiegare alla società che il suo voleva essere solo ed esclusivamente un messaggio distensivo nei confronti di capitan Icardi. L’aria che si respira dalle parti di Appiano Gentile, non deve essere delle migliori e lo spogliatoio necessità di ritrovare al più presto la serenità necessaria. I dirigenti nerazzurri hanno ascoltato le parole del tecnico, ma ritengono che al mister spettino le questioni di campo e spogliatoio, nel rispetto dei ruoli, la vicenda rinnovo Icardi riguarda altre figure.